“Devi andare a giocare, l’allenatore ha detto che c’è bisogno di te”». Così la mamma si rivolse a Cristiana dopo una lezione di catechismo. Cristiana Girelli, bomber indiscusso della Juventus e della Nazionale iniziò così a tirare i primi calci nel Rigamonti Nuvolera, una squadra di un piccolo comune bresciano. Poi il passaggio giovanissima al Bardolino Verona, quello delle Meraviglie, dove ha l’onore di giocare assieme a calciatrici importanti come Melania Gabbiadini, per citarne solo una. Lì gioca ben nove stagioni sino al 2013, collezionando 148 presenze e 67 goal in attivo, ma soprattutto alza al cielo 4 scudetti, 3 Supercoppe Italiane e 3 Coppe Italia.
Nell’estate 2013, all’età di 23 anni, passa al Brescia dove rimarrà sino all’estate 2018, contribuendo alla vincita di altri prestigiosi trofei. Per lei 120 presenze e 99 reti. I tifosi biancoazzurri non possono certo dimenticare i goal, soprattutto quello a Empoli che, su assist della Giugliano, riesce al volo a mettere il pallone all’incrocio dei pali, ma è ancor meno da dimenticare il modo in cui salutò i suoi ex tifosi: “Dover lasciare il Brescia è stato davvero doloroso ma non ho avuto scelta – aveva detto Cristiana in quei giorni–: sono stati anni fondamentali per la mia crescita sia come calciatrice che come persona e sarò sempre legata ai colori biancazzurri. Nessuno cancellerà quello che è stato fatto, ma adesso si apre un nuovo capitolo della mia carriera e spero possa essere altrettanto bello”. Perché una bandiera si può ammainare, ma non si può dimenticare.
In estate la Juventus mette a segno il colpaccio. Dopo la cessione del titolo da parte del Brescia, Girelli decide di sposare il progetto bianconero, ritrovando alcune sue compagne come Gama, Rosucci, Cernoia e Salvai. Debutta nella prima partita di Uefa Women’s Champion League contro il Brondby per poi segnare la sua prima rete in bianconero alla prima di campionato contro il Chievo Verona.
Esordisce in nazionale maggiore il 26 settembre 2013 nella fase di qualificazione agli Europei 2013 contro la Romania, subentrando ad Ilaria Mauro, e riesce in pieno recupero, al 93’, a siglare il suo primo goal azzurro nonché il goal vittoria dagli undici metri. Ma per Girelli rimarrà immortalato per sempre l’abbraccio collettivo dopo il goal di Bonansea nella gara Italia – Portogallo valevole per la qualificazione mondiale: “Ci siamo abbracciate tutte, sia chi era in campo e chi era fuori. Quella fu la chiave di volta di questi ultimi otto mesi della nazionale. In quel momento abbiamo coronato un sogno e ce lo siamo meritate».
Cristiana spiega così il motivo dell’esultanza dopo ogni rete: “E’ nata in una cena con le ragazze, praticamente entro in un ascensore, schiaccio il pulsante e vado giù. E’ nata così, tra una risata e l’altra…”.
E’ stata premiata come calciatrice del mese di dicembre da parte dell’Associazione Italiana Calciatori. Davvero un bel traguardo per una ragazza che non smette mai di stupire. E il bello deve ancora venire…