L’ex tennista Martina Navratilova, famosa per essere un’icona gay, è finita nel mirino perché accusata di ‘transfobia’. Navratilova ha risposto così ad una domanda di un fan sulla possibilità che un trans competa con una donna in un match ufficiale: “ovviamente non può essere corretto. Non puoi proclamarti una donna e competere contro le donne. Dovrebero esserci degli standard, ed avere un pene e competere contro una donna non dovrebbe rientrare in tali standard. Per quanto mi riguarda è una questione di sportività. Il che vuol dire che ogni caso vada preso in considerazione singolarmente… non c’è un modo standard di fare le cose”.
Navratilova è stata poi “ripresa” sui social da Rachel McKinnon, una ciclista nata uomo e diventata donna da qualche anno. McKinnon che fra diverse controversie ha vinto una gara dell’UCI Masters Track World Championship come donna, ha accusato Navratilova di ‘transfobia’ sui social: “non si fa sport con i genitali. Quale parte del pene è collegata al tennis? […] Hai realizzato che sono una trans e anche campionessa del mondo?”.
Navratilova si è dunque scusata scrivendo: “mi scuso se ho detto qualcosa, da qualche parte, vicina alla transfobia, certamente non era mia intenzione. Mi informerò meglio sull’argomento e intanto eviterò di parlarne”. Ma dopo aver ricevuto alcuni messaggi di dura critica da parte della McKinnon, Navratilova ha rotto il suo silenzio per dire: “Rachel, tu potrai anche essere esperta di tutte queste cose sul mondo trans, ma sei una brutta persona. […] Sembra che decenni di miei discorsi a favore della sportività e l’uguaglianza di genere non contino più nulla”. McKinnon ha quindi risposto: “non cambia il fatto che tu oggi abbia fatto qualcosa di veramente sbagliato. Un passato buono non dà a qualcuno il lasciapassare per dire certe cose”.