Basta pregiudizi e luoghi comuni. La donna al volante non ha niente meno dell’uomo. Soprattutto in pista. Una ricerca scientifica americana ha infatti dimostrato come le femmine abbiano la stessa resistenza fisica e la stessa capacità di sostenere lo stress dei colleghi maschi. Lo studio è stato condotto dall’università del Michigan, in particolare dall’esperto di Kinesiologia David Ferguson che da anni segue piloti, e sarà pubblicata a breve sul Medicine and Science in Sports and Exercise.
L’autore della ricerca ha scelto sei piloti uomini e sei donne pilota ha analizzato la loro frequenza cardiaca e respiratoria, la temperatura corporea e della pelle, oltre lo stress indotto dal calore durante tre gare in diverse categorie: Gt (macchine di derivazione stradale) e monoposto a ruote scoperte (F2000). Ma c’è di più: per avere risultati ancora più precisi è stato esaminato l’impatto del ciclo mestruale durante le gare. Risultato? Non influisce negativamente sulle prestazioni nonostante comporti un innalzamento naturale delle temperature corporee in uno sport dove il termometro (per il caldo sviluppato dai motori e la tensione) viaggia al limite.
Dallo studio è anche emerso che nonostante avessero meno esperienza, sono proprio le donne, ad avere una capacità più rapida di adattamento e proprio questa capacità, sostiene Ferguson «Le porterà in futuro a essere sempre più veloci e competitive».
Intanto la W Series, che partirà a maggio, ha deciso di celebrare il “sesso debole” con un campionato ad hoc, disputato con monoposto della Formula E. Un campionato che funga anche da spinta per le giovani promesse delle quattro ruote, che sognano la F1.
Dopo il ritiro alla fine del 2015 di Susie Wolff, moglie del team principal della Mercedes, Toto Wolff e collaudatrice della Williams, nessuna donna ha più fatto parte della Formula 1. Nel 1992 la nostraGiovanna Amati sulla macchina di Jack Brabham, alla sua ultima stagione da gestore di scuderia, Giovanna corse come secondo pilota in Sudafrica, Messico e Brasile, senza superare le qualificazioni.