La giocatrice americana Megan Rapinoe è stata eletta calciatrice migliore del mondo del 2019 ai Fifa Awards. La capitana della squadra che ha trionfato agli ultimi mondiali di calcio femminile, per ritirare il premio ha tenuto un discorso pieno di passione contro ogni tipo di discriminazione. Un invito ad indignarsi contro il razzismo, l’omofobia, la disparità salariale tra uomini e donne. “Condividete il vostro successo – le sue parole al Teatro della Scala di Milano – Fate qualcosa, qualsiasi cosa. Possiamo migliorare il mondo. Ci sono alcune storie che mi hanno colpito di più Sterling e Koulibaly, che hanno attaccato il razzismo che li affligge da sempre. La ragazza iraniana che si è suicidata, tutti coloro che combattono l’omofobia. Queste sono le storie che mi ispirano, ma mi rendono anche triste: io penso che, se vogliamo avere dei cambiamenti, è necessario che anche altri, oltre a Sterling e Koulibaly, siano arrabbiati come loro.“. Rapinoe si era già fatta notare per il suo attivismo per i diritti della comunità LGBQT e aveva rifiutato l’invito ad andare alla Casa Bianca dopo la vittoria dei mondiali, come forma di dissenso contro le politiche di Trump.
La stella del calcio USA ha battuto la concorrenza delle connazionali Alex Morgan e Lucy Bronze: “Voglio ringraziare la mia famiglia, la mia sorella gemella, la mia ragazza che non può essere qui, per tutto il supporto ricevuto in questo anno – ha detto sul palco del Teatro Alla Scala di Milano – Assieme a loro, tutti gli allenatori che ho avuto nel corso della mia carriera e a tutti i compagni che ho avuto. Il mondiale è stato incredibile, averne fatto parte è stato indescrivibile e la qualità in campo è stata fantastica“.