Il rugby femminile italiano dal 2005 ad oggi – data d’istituzione del Settore Femminile in FIR – ha registrato una crescita percentuale superiore al 1000%, passando da 600 tesserate alle oltre 8000 praticanti odierne. Ora la Federazione ha tutta l’intenzione di spingere ancora e per questo ha studiato una serie di iniziative per un rugby femminile più sviluppato e radicato, con tecnici con competenze specifiche di settore. Un progetto giovanile a lungo termine mirato ad innalzare la qualità delle atlete del movimento, alimentando una Nazionale U20 di prossima costituzione ed a consolidare la Nazionale Maggiore Femminile ai vertici del movimento internazionale e ad aumentare la competitività della Nazionale Maggiore 7s, affiancando all’operato dei Club di settore un percorso federale a partire dalla categoria U16. Il nuovo percorso formativo prevede, tra l’altro l’inserimento del Gioco, nella sua forma a XV, anche per la categoria Under 18, con attività di Rappresentative, raduni regionali e attività interregionale nelle quattro macroaree nazionali identificate (Nord-Est, Nord-Ovest, Centro-Nord e Centro-Sud) e con l’istituzione, dalla Stagione Sportiva 2019/20, di una competizione interregionale tra le Rappresentative d’Area, con il coordinamento affidato a tecnici interregionali, affiancati dai tecnici di sviluppo femminile già operanti sul territorio.
La nuova categoria andrà ad integrare l’attività di formazione e reclutamento già prevista a livello regionale e le attività dei campionati regionali juniores, disputati con la formula di gioco “X-Rugby”, sviluppata dalla Federazione internazionale World Rugby sulla scorta dell’esperienza italiana, per le atlete U16 e U18.