Maratona di New York. I numeri, i record, il percorso e dove seguirla

Tutto pronto per l’attesa maratona di New York. Domenica 3 novembre sarà ancora una volta grande spettacolo. Previsti oltre 50mila partecipanti, con la pattuglia italiana nuovamente ben rifornita di atleti. Non è record, ma i colori azzurri saranno i secondi più numerosi a New York con 2.846 partecipanti. Il percorso attraverserà i cinque distretti della metropoli Usa, con il consueto start dal ponte di Verrazzano e l’arrivo nella splendida cornice del Central Park. Il via alle 15.10 italiane per le donne élite, mezz’ora più tardi il primo gruppo di partenza con i migliori uomini.

Tanti italiani in gara, ma nessun big. Ha dovuto infatti rinunciare Yassine Rachik per una lacerazione della bandelletta ileo-tibiale rimediata ai Mondiali di Doha. In campo femminile non ci sarà nemmeno Sara Dossena, sesta due anni fa. Grande montepremi per il vincitore: 100mila dollari.

L’anno scorso la keniana Mary Keitany colse il quarto trionfo, che si aggiunge ai tre in fila dal 2014 al 2016, e lo fece con un gara sensazionale, firmando una seconda parte di gara spaziale in 1h06:58. Per la cinquina, la 37enne si presenta in prima fila dopo il quinto posto in primavera a Londra, dove due anni prima aveva centrato il record del mondo di maratona “women only” in 2h17:01. A fronteggiarla, l’etiope Ruti Aga (2h18:34 in carriera, ma ritirata nel caldo di Doha), con il valore aggiunto della grande sfida che arriva soprattutto dalla “new entry” Joyciline Jepkosgei, primatista del mondo di mezza maratona, all’esordio sulla distanza regina delle corse su strada. Il miglior tempo italiano alla Maratona di New York l’ha realizzato Stefano Baldini nel 2002, quando ottenne la quinta posizione in 2h09’12”, tempo con il quale aveva migliorato di 19” il suo precedente record, e secondo crono italiano di sempre, che risaliva al 1997: in quell’occasione fu terzo posto in 2h09’31”. Sul podio virtuale degli italiani più veloci di sempre spunta poi il nome di Giacomo Leone, quarto nel 1999 con il tempo di 2h09’36”. Terzo gradino del podio anche per il grande Gelindo Bordin che, con 2h09’40”, nel 1989 si posizionava al quarto posto, tallonato da Giacomo Leone, primo assoluto nel 1996, esattamente vent’anni fa, con 2h09’54”. Alle sue spalle Salvatore Bettiol, quarto nel 1989 con 2h10’08”, Roberto Barbi, sesto nel 1998 con 2h10’55”, Gianni Poli, primo nel 1986 con il tempo di 2h11’06”, nuovamente Stefano Baldini, sesto nel 2006 in 2h11’33”, e Alberico Di Cecco, sesto nel 2005 con lo stesso tempo.

Orlando Pizzolato la vinse nel 1984 in 2h14’53” e nel 1985 con il tempo di 2h11’41”, mentre l’anno successivo si piazzò terzo in 2h12’13”. Gianni De Madonna ottenne la seconda posizione nel 1987 con il tempo di 2h11’53”, Salvatore Bettiol ottenne lo stesso risultato l’anno successivo in 2h11’41”; stessa posizione anche per Maurizio Nalin nel 1992, secondo in 2h15’11”

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