Scherma / Mondiali: bronzo per Di Francisca e Errigo: “Ma siamo deluse”

Tris azzurro ai Campionati del Mondo Budapest2019 vede l’Italia siglare un tris di bronzo. Il medagliere azzurro sale a quota quattro medaglie, grazie ad Andrea Santarelli, Elisa Di Francisca ed Arianna Errigo che sommano le loro medaglie di bronzo a quella conquistata da Luca Curatoli nella sciabola maschile. Elisa Di Francisca ed Arianna Errigo conquistano entrambe la medaglia di bronzo, al termine dei rispettivi match di semifinale, conclusi entrambi col punteggio di 15-13 in favore delle avversarie.

In semifinale, Elisa Di Francisca ha affrontato la russa Inna Deriglazova, poi vincitrice del titolo iridato, in un remake della finale olimpica di Rio2016 e di quella continentale di Dusseldorf lo scorso mese di giugno. L’assalto tra le due campionesse olimpiche ancora in attività è stato caratterizzato da un’alta tensione mentale da parte di entrambe e da una condotta arbitrale che ha innervosito più l’azzurra che l’avversaria. Alla fine a vincere è stata la 29enne russa col punteggio di 15-13.

“Non recrimino sulle decisioni quanto sulla gestione – dice Elisa Di Francisca –. Non è una medaglia da buttar via, ma non posso nascondere l’amarezza per un risultato che poteva essere migliore. Era un Mondiale importante per me e ho lavorato tanto affinché potesse giungere qualcosa in più. Lei (Inna Deriglazova, ndr) è un’avversaria d’altissimo livello e mi fa piacere affrontarla perché fa “scherma”. A Rio vinse lei, a Dusseldorf io ed adesso siamo sul 2-1. Sono pronta per l’ennesima sfida…magari tra un annetto!”.
Medaglia di bronzo anche per Arianna Errigo che non cela l’amarezza per la quarta consecutiva in bacheca dopo quelle conquistate a Mosca2015, Lipsia2017 ed a Wuxi2018. A fermarla in semifinale è stata la francese Pauline Ranvier al termine di un match al cardiopalma. Dopo un equilibrio iniziale, la francese aveva siglato un netto 7-0 portandosi sul 13-7. Da lì è iniziata la rimonta di Arianna Errigo che con un perentorio 6-0 si è riportata in parità, prima delle definitive e fatali stoccate della transalpina che ha concluso con il 15-13.
Sono arrivata un po’ scarica in semifinale – ha confessato l’azzurra –. Peccato perché ero venuta qui con l’intento di vincere. E’ stato un periodo un po’ intenso perché, tra le altre cose, mi sono anche sposata, ma non recrimino nulla. Adesso pensiamo alla gara a squadre che…vale tutto”.

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