Vittoria delle atlete: in Quatar si giocherà in bikini – SPORT DONNA

Vittoria delle atlete: in Quatar durante il torneo 4 stelle di beach volley potranno indossare il classico bikini da competizione. La Qatar Volleyball Association ha confermato infatti che “non ci saranno restrizioni per le giocatrici, qualora intendessero indossare la tenuta standard durante la competizione“. Il torneo di beach volley in programma a Doha dall”8 al 12 marzo, ha fatto parlare e discutere molto nelle ultime settimane. Tutto era partito dalla denuncia delle tedesche Karla Borger e Julia Sude che avevano minacciato di non partecipare al torneo perché le autorità locali avevano vietato l”utilizzo del bikini (oltretutto sono previsti 30°), abbigliamento con cui le coppie femminili tradizionalmente giocano in ogni torneo in giro per il mondo.

È il primo anno che il Qatar ospita un torneo femminile. Nelle ultime stagioni c’è sempre stata solo ed esclusivamente una tappa maschile. Questa volta l’organizzazione ha deciso di aprire anche alle donne ma inizialmente con il divieto di usare abiti ritenuti offensivi per il mondo islamico e l’obbligo di indossare una maglietta completa e pantaloncini lunghi al ginocchio.

La protesta

Tutto è nata dalla protesta delle campionesse di beach volley tedesche Karla Borger e Julia Sude, che avevano deciso che non avrebbero partecipato ai Mondiali del Qatar. “Dobbiamo andare lì per fare il nostro lavoro, ma ci viene impedito di indossare i nostri abiti da lavoro. Quello è l’unico Paese dove il governo locale ci dice come dobbiamo svolgere il nostro lavoro, e a noi questo non va assolutamente bene», aveva spiegato Borger in un’intervista a Deutschlandfunk”.
L’organizzazione del torneo aveva infatti richiesto che le giocassero con maglietta e pantaloni lunghi. Ma la protesta delle due atlete supportate dalla Federazione tedesca ha indotto il Quatar a fare marcia indietro.
Pare comunque che le due ragazze abbiano deciso comunque di non partecipare al torneo e di andare in Spagna per un campo di addestramento, rinunciando al “gettone di presenza” che secondo la stampa tedesca si aggirerebbe sui 300 mila dollari.

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