“Mondo Accademico e Calcio Femminile” è la nuova rubrica di Sportdonna.it. Abbiamo l’obiettivo di farvi conoscere le tesi di laurea o le tesine per la maturità che trattano del calcio in rosa e dare spazio a chi ha portato sui banchi di scuola e nelle aule universitarie questo tema.
- Ciao e grazie per la collaborazione al progetto “Mondo Accademico e Calcio Femminile”. Presentati brevemente…
“Mi chiamo Debora Schiavon e mi sono da poco laureata in Economia Aziendale presso l’Università degli Studi di Udine. Gioco a calcio fin da quando ero bambina ed attualmente faccio parte della Polisportiva San Marco, neopromossa in serie C”.
Dati di contesto Università: Università degli Studi di Udine Facoltà e Corso di Laurea: Economia – Economia Aziendale
Titolo tesi: “Le sponsorizzazioni sportive nel calcio femminile: il caso dell’Upc Tavagnacco”
- Quali sono i temi che hai affrontato nel tuo lavoro di tesi?
“Nella prima parte della tesi ho analizzato la teoria delle sponsorizzazioni, soffermandomi in particolare sul settore sportivo. Nella seconda affronto il tema del calcio femminile, cercando di dare una panoramica generale parlando della storia, dei progetti di sviluppo attuati dalla Figc e della situazione attuale in Italia rispetto quella europea. Nell’ultima parte analizzo che cosa accade nel caso pratico di una squadra femminile di Serie A, il Tavagnacco, con la quale ho collaborato alcuni mesi”.
- Hai dei consigli da dare a un laureando/a che desidera svolgere una tesi sul calcio femminile?
“Quello che mi sento di dire è di affrontare l’argomento con passione, analizzando le problematiche e le opportunità che questo sport offre”.
- Hai avuto l’opportunità di presentare il tuo lavoro di tesi dopo la laurea?
“No, non ne ho avuto l’occasione”.
- Hai trovato con facilità un impiego dopo la laurea? In che ambito?
“Attualmente sto lavorando come operaia agricola nella speranza di riuscire a trovare presto un impiego che sia quanto più aderente ai miei studi in ambito economico”.
Ecco un estratto della tesi
Conclusioni
“Per le società dilettantistiche non è facile garantire rimborsi spese elevati alle calciatrici perché le entrate sono limitate. All’attuale condizione del calcio femminile, molti sponsor non ritengono conveniente l’investimento in questo settore, vista la scarsa rilevanza mediatica che esso offre (in Italia). La legge sul professionismo sportivo attuale, come abbiamo visto, non aiuta di certo lo sviluppo del calcio femminile, nonostante i progetti di sviluppo che sta adottando la FIGC. Servirebbe, dunque, un cambio di passo in molteplici fronti. Nella speranza che l’esempio lungimirante della Fiorentina faccia da traino all’intero movimento italiano, invogliando anche altre società maschili della Serie A ad investire nel femminile, servono anche la volontà del Governo italiano a cambiare una legge ormai da troppi anni ingiusta nei confronti, non solo delle calciatrici, ma di tutte le donne che non possono vedersi riconosciuto un diritto. Di fondamentale rilevanza è anche l’interesse mediatico, che deve assolutamente crescere, al fine di portare visibilità all’altra metà del calcio, troppo spesso ignorata. Con questi ingredienti l’interesse degli sponsor ad investire crescerebbe spontaneamente ed anche i diversi pregiudizi associati al calcio femminile potrebbero andare, col trascorrere del tempo, via via scemando”.
Per eventuali contatti, potete scrivere a debora.sc@hotmail.it
Francesca Gargiulo