Sportdonna interview – Cuneo, il ritorno di Sodini: “Mamma e calciatrice, si può” – SPORT DONNA

Lo aveva promesso a se stessa ma anche al Cuneo e Simona Sodini è una donna, calciatrice e mamma di parola. Oggi, dopo 11 mesi, l’attaccante classe 1982, è tornata ad assaporare il terreno di gioco per il primo allenamento sul campo. Dalla prossima stagione infatti tornerà a guidare l’attacco del Cuneo, neopromosso in serie A.

Simona, tornerai a giocare a calcio dopo una gravidanza. Quali sono le cose che ti sono mancate di più in questi mesi?
“Sono stati 11 mesi senza calcio, 9 di gravidanza e altri due nei quali ho dovuto aspettare di riprendere a giocare per vie del parto cesareo. Il campo mi è mancato a 360°, sento la mancanza delle partite, del gioco, dell’ambiente e dello spogliatoio. Sono felicissima per la nascita del mio bambino ma subito dopo un mese ho ripreso progressivamente l’attività fisica”.

Oggi il tuo primo allenamento sul campo che hai condiviso con i tuoi followers sulla tua pagina ufficiale di Facebook. Che cosa hai provato?
“E’ già stata un’emozione mettere gli scarpini. Gioco a calcio da quando ho 5 anni e, fatta eccezione per qualche breve infortunio di uno o al massimo due mesi, no mi sono mai allontana dal calcio”.

Sui social sei una delle giocatrici più attive e seguite, che cosa rappresentano per te?
“Ho aperto la mia pagina ufficiale da tempo, prima ancora che fosse di moda averne una. Ora è qualcosa che si fa anche nel calcio maschile. E’ bello condividere coi followers notizie private e del campo. E’ un modo per sentirsi più vicini e farsi seguire di più. Il calcio femminile ha bisogno di visibilità, i social sono un mezzo da sfruttare anche in questo senso”.

Capitolo Cuneo. Com’è stato vivere da fuori la promozione?
“E’ stato un po’ traumatico. Sono rimasta in Sardegna per vivere la gravidanza vicino alla mia famiglia ma cercavo di tenermi sempre aggiornata sentendo mister, società e compagne cercando di dar loro il mio contributo per proseguire verso la conquista della serie A. Lo sappiamo tutti che vincere un campionato di B non è facile, basta qualche piccola distrazione per giocarsi una stagione e non riuscire a centrare l’obiettivo. Il momento più bello è stato quando, dopo la promozione, le mie compagne mi hanno chiamata dallo spogliatoio per farmi sentire i festeggiamenti per la serie A”.

Quali saranno gli obiettivi della squadra e i tuoi per il prossimo anno?
“L’obiettivo primario del Cuneo sarà quello di restare in serie A, quindi verrà costruita una squadra per la salvezza. Mi auguro però che si possa fare anche qualcosa in più. Sicuramente ci saranno degli investimenti, verrà mantenuta l’ossatura della squadra ma per ogni reparto ci sarà un rinforzo. Per quanto riguarda me, spero di rimettermi in forma il prima possibile. Il mio obiettivo è quello di dare un contributo per far bene in serie A e offrire il mio massimo impegno per raggiungere la salvezza”.

La Nazionale è un discorso chiuso oppure continui a sperarci?
“E’ il traguardo più alto per ogni giocatrice, non posso dire che non mi interessi tornare in Nazionale. Ora però le mie priorità sono il Cuneo e la nuova vita da mamma. La Nazionale ha bisogno di forze fresche, ma se arrivasse una chiamata…”.

Sotto quale aspetto secondo te deve crescere il calcio femminile in Italia?
“Penso che la strada intrapresa dalla Fiorentina con l’affiliazione al maschile sia quella più giusta. Se tutte le società maschili iniziassero a fare questo discorso, ci sarebbero una crescita per il movimento femminile sia dal punto di vista dell’immagine che della visibilità. In questo senso è molto positiva la partecipazione di un ex calciatrice come Katia Serra al programma “Il grande match” (in onda su Rai 1 in seconda serata dopo le gare degli Europei, ndr). E’ una bella iniziativa perché in questo modo anche il grande pubblico può capire che le donne sanno parlare di calcio. Spero che la sua iniziativa possa fare da traino per tante altre”.

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