L’Italia tornerà ad organizzare un’edizione delle Olimpiadi, 20 anni dopo i Giochi invernali di Torino 2006. L’accoppiata Milano-Cortina ha ottenuto 47 voti contro i 34 di Stoccolma-Aare, con un solo astenuto: la decisione del Cio è stata presa al primo scrutinio, il quorum necessario era di 42 voti. Le gare si svolgeranno a Milano, Valtellina, Cortina e in Val di Fiemme.
Oltre al prestigio dell’organizzazione, per il nostro paese poter ospitare le Olimpiadi Invernali potrebbe essere un affare anche dal punto di vista economico: si calcola che possano essere circa i 20.000 posti di lavoro che verserebbero a crearsi da oggi al 2026, per un giro d’affari complessivo di oltre 4 miliardi.
Alla fine le Olimpiadi dovrebbero portare molti più benefici che costi. Uno studio della Bocconi ha previsto che, a fronte di ogni 1 euro speso, ci saranno ricavi pari a 2,7 euro. Sempre la stessa università nel suo studio ha calcolato che, con l’Olimpiade Invernale del 2026 a Milano e Cortina, il giro d’affari complessivo dei 17 giorni di manifestazione iridata sarebbe di 4,2 miliardi, di cui soltanto 3 miliardi in Lombardia. Oltre agli incassi derivanti dai diritti televisivi, dagli sponsor e dalla vendita dei biglietti, si è calcolato anche un beneficio per l’indotto pari a 1,5 miliardi derivanti dai consumi e dagli spostamenti delle varie delegazioni e dei visitatori. In totale l’organizzazione delle Olimpiadi Invernali 2026 avranno un costo stimato di 1,2 miliardi. Circa 900 milioni però saranno coperti dal CIO, mentre i restanti 300 milioni a a carico degli enti locali coinvolti.
La speranza è che le previsioni siano confermate perché c’è il precedente dei Giochi di Torino 2006, che invece fa riflettere. In quell’occasione erano stati previsti costi pari a 500 milioni ma alla fine sono serviti: 1,5 miliardi per l’organizzazione dei Giochi, mentre 2 miliardi per la realizzazione delle opere (quasi tutte ex novo).
Gli incassi non avevano raggiunto neppure il miliardo, con la conseguenza di avere un”buco” importante poi ripagato con soldi pubblici. Una curiosità: il villaggio olimpico che ospitava gli atleti definito la “più grande occupazione abusiva d’Europa” ora è un dormitorio.
Questa volta le cose sembrano essere differenti intanto perché i costi come detto saranno coperti quasi tutti dal Cio e poi perché la stragrande maggioranza delle opere necessarie per lo svolgimento delle gare sono già esistenti. La speranza di tutti gli italiani è che davvero questi Giochi portino solo benefici.