Monica Contraffatto è stata il primo Caporal Maggiore dell’Esercito a ricevere la Medaglia al Valore per un gesto fatto durante una missione. E precisamente durante un attacco alla base italiana in Afghanistan, avvenuto il 24 marzo 2012, quando la ragazza si sacrificò per mettere in salvo i suoi commilitoni, perdendo però una gamba. Quel giorno, in seguito al suo gesto eroico, fu definitivamente messa la parola fine ai suoi sogni di soldatessa.
Il nemico colpì con diversi attacchi di mortaio le cui schegge le tagliarono l’arteria femorale. Il responso dei medici fu immediato: amputazione della gamba destra, poco sopra il ginocchio, oltre all’asportazione di parte dell’intestino e alla ricostruzione di una mano. “Ho sentito il tonfo, l’esplosione, poi un fischio nelle orecchie. Infine più niente a parte la gola piena di aria calda” fu il suo racconto.
Dopo aver passato mesi e mesi in ospedale, prima a Ramstein, in Germania, poi al Celio di Roma, tra riabilitazioni, fisioterapia e ore e ore trascorse a letto, una lampadina le si accese il 5 settembre 2012, durante una gara di atletica. “Lo starter ha sparato e le atlete hanno cominciato a correre. Correre. Delle tizie senza gambe, Incredibile. Mi si aprì un mondo“. Monica così approda alle paralimpiadi di Rio 2016 dove riesce a conquistare la medaglia di bronzo nei 100 metri. Via la tristezza, via le lacrime. Inizia una nuova vita. Piena di successi e soddisfazioni come merita una grande donna.
Questa sera la sua storia a Eroi, il programma in onda alle 20.25 su Raitre.
Ti può interessare anche la storia di Giusi Versace.