Dopo 10 giorni, 9 ore e 30 minuti dalla partenza e 688 km percorsi, Laura Trentani ce l’ha fatta. Ha tagliato il traguardo di Dowson tra i ghiacci e le nevi del Canada in un percorso che ripercorre il tracciato della corsa per cani da slitta più famosa al mondo, classificandosi terza assoluta e prima tra le donne.
Le rigide temperature dei primi giorni, con punte attorno ai meno 40°C hanno infatti costretto al ritiro la maggior parte dei concorrenti, lasciandone in gara solo 13 su 40 partenti. Con animo e grinta ha superato ogni insidia, dai pericolosi overflow all’ascesa del King Salomon Dome e non si è scoraggiata neppure quando i suoi bastoncini hanno ceduto costringendola a fabbricarne un paio di fortuna utilizzando i markers della gara per poter proseguire.
Trentani, 44 anni, non è nuova a simili avventure: aveva già portato a termine la Yukon Arctic ultra da 100 e 300 miglia, oltre alla Iditasport in Alaska da 500 chilometri. Ora l’impresa più estrema chiusa in maniera vincente. A differenza delle altre volte con lei non c’è il marito Roberto Ragazzi, che l’aveva seguita nelle precedenti esperienze ma che ha dovuto dare forfait per problemi fisici che già lo avevano costretto al ritiro un anno fa. Il tricolore sventola orgoglioso. L’Italia ancora una volta è protagonista.