Sportdonna racconta – Francesca, coach che vola in Africa per insegnare calcio alle bambine – SPORT DONNA

In Italia ci interroghiamo sul momento in cui il calcio femminile italiano arriverà ai livelli di quello Europeo, chiediamo (giustamente e con forza) gli stessi diritti di cui godono le squadre maschili, scriviamo nuove leggi per progredire e ci sforziamo di far conoscere le nostre ragazze al grande pubblico. In altre realtà meno fortunate della nostra, il calcio diventa non solo il mezzo per evadere dalla vita quotidiana ma soprattutto un potentissimo strumento di inclusione sociale.

Con la mente siamo già al 1 luglio, giorno in cui Francesca Gargiulo, allenatrice che abbiamo conosciuto per i tanti eventi dell’ASD Arca Femminile, partirà con destinazione Cape Town. “Sono molto felice ed emozionata – ci spiega – alleno già da 2 anni ma ovviamente andrò ad imbattermi in un’altra realtà. Spero di poter portare in Africa tutto quello che ho imparato”.

Sì, avete capito bene. Francesca, una laurea in psicologia e un master in psicologia dello sport da iniziare nei prossimi mesi, passerà 60 giorni tra Hermanus e Gansbaai con lo scopo di insegnare calcio a delle bambine tra gli 8 e i 13 anni. “Ho deciso di sposare il progetto di Grootbos Foundation, – ci spiega – una fondazione che ha lo scopo di integrare le comunità divise per etnia usando lo sport come strumento di inclusione sociale. La maggior parte dei bambini che partecipano ai programmi della Football Foundation provengono dalle comunità delle township che parlano lingue diverse perché appartenenti a diverse etnie”.

“Amo il calcio, vorrei lavorare nello sport” ci rivela. Il suo percorso di crescita la porterà fino in Africa per scoprire un mondo tutto nuovo dove il calcio fa rima con sorrisi e futuro. “Lo scopo dell’associazione è anche quello di coinvolgere i ragazzi del posto perché possano loro stessi insegnare calcio alle generazioni future”.

Anche noi di Sportdonna.it abbiamo intenzione di andare metaforicamente in Africa, dal 1 luglio avremo due occhi che ci racconteranno cosa vuol dire diventare volontari per promuovere il calcio femminile in un paese che non sarà più così tanto lontano. Insomma, questo è solo l’inizio di un lungo e affascinante viaggio che non vediamo l’ora di vivere insieme.

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