Il Pink Bari in porta si affidato ad una coppia di super giovanissime, Roberta Aprile, che in questi giorni è stata impegnata con la Nazionale Under 17, e Francesca Sforza, classe 1999. “Io e Roberta abbiamo un buon rapporto sia in campo che fuori, – ha spiegato Sforza intervistata da Iamcalcio.it – anche se ti confesso con tutta sincerità, mi auguro che possa essere più spesso chiamata in Nazionale, in modo tale che lei cresca nel suo cammino e io possa avere più chances per giocare. Anche con Rebecca Difronzo (portiere della Primavera, ndr) ho un buon rapporto, è una ragazza in gamba, ha ancora molto da imparare data la sua età ma con il suo impegno darà grandi risultati”.
Sulla sua passione per il calcio: “E’ nata grazie a mio cugino che mi portava sempre con lui a giocare. Inizialmente non volevo ricoprire il ruolo di portiere ma quando entrai a far parte della Pink, l’estremo difensore dell’epoca si infortunò e visto che ero la più alta della squadra mi misero in porta e da lì ho iniziato il mio percorso da portiere”.
Sul suo inizio coi ragazzi: “E’ stato difficile approcciarsi con i ragazzi soprattutto fisicamente data la loro corporatura. Questo scetticismo è ancora abbastanza presente soprattutto in Italia, al Sud, tra gli uomini c’è ancora l’idea di superiorità”.
Infine sui preparatori dei portieri: “Pasquale Terreri o anche dai noi chiamato zio Paki è stato il nostro primo vero allenatore dei portieri e ci ha insegnato le basi fondamentali di questo ruolo, è stato davvero importante nella mia crescita sia fisica sia mentale. L’attuale mister, Geso Strambelli, cerca di migliorare sempre di più le mie prestazioni e mi dà la giusta carica quando per un attimo mi butto giù; anche lui sta ricoprendo un ruolo importante nella mia formazione”.