Centrocampista, protagonista sia in Primavera che in Prima squadra, dove sta trovando sempre più continuità. Stiamo parlando di Miriam Picchi della Res Roma. La giocatrice è stata intervistata da romafemminile.it.
“Alla Res lo scorso anno ho trovato un ambiente amichevole e sano, che mi ha dato gli strumenti per potermi esprimere nel massimo campionato, e ho avuto la possibilità di rivivere tantissime emozioni anche quest’anno, dove ho più spazio perché sono cresciuta, grazie soprattutto all’aiuto del mister, ma anche di tutto il mondo Res; sì, sono davvero soddisfatta del mio percorso personale ma anche di quello di squadra perché quest’anno stiamo davvero stupendo tutti, e non vogliamo fermarci nel farlo. Credo di poter fare sempre di più perché nel calcio, come nella vita, non ci si deve mai sentire troppo realizzati ma si devono mantenere i piedi per terra perché è vero che non si finisce mai di imparare”.
Sulla stagione della Prima squadra: “Stagione fantastica e sorprendente soprattutto perché con la nostra giovane età siamo artefici di un risultato mai avvenuto prima, e penso che in poche ci rendiamo davvero conto di quanto abbiamo brillato quest’anno”.
Sui pregi e i difetti: “Siamo tutte ragazze giovani, vivaci e giocherellone, ma anche serie e professionali nei momenti in cui esige esserlo; lo staff e il mister sono sempre presenti e pronti a correggere e quindi insegnare tanto a tutte, i tifosi ci seguono ovunque con entusiasmo e gioia e ci trasmettono la carica necessaria nel momenti di difficoltà… la Res non è che un mondo di persone che lavorano insieme per raggiungere un obbiettivo e questo è proprio il suo grande pregio. Di difetti ce ne sono, sarebbe un’utopia negarlo, siamo persone e ogni tanto capitano piccoli litigi o incomprensioni ma li gestiamo con serenità e con il dialogo”.
Sulla gara di sabato contro il Pink Bari, per la Coppa Italia: “Sabato dobbiamo pensare che abbiamo una finale, se sbagliamo usciamo e dobbiamo interpretarla con la grinta e la cattiveria giusta, senza prendere sottogamba un avversario difficile, che in casa loro lo diventa ancora di più”.
Infine sui suoi modelli: “Mauro secondo me è l’attaccante per antonomasia, Guagni è il mio idolo, anche se non ricopre il mio stesso ruolo, ma l’ho sempre stimata e ammirata per le sue qualità”.