Niente da fare per l’inseguimento a squadre nella seconda giornata dei Campionati mondiali di ciclismo su pista 2019: il quartetto azzurro, formato da Letizia Paternoster, Martina Alzini, Elisa Balsamo e Vittoria Guazzini, andava a caccia di una medaglia, ma sfortunatamente il tempo fatto segnare dalle nostre ragazze non è stato sufficiente per superare il turno. Dopo il magro bottino della giornata inaugurale, anche la giornata odierna non ha regalato grosse soddisfazioni alle nostre atlete.
La seconda giornata dei Campionati mondiali di ciclismo su pista 2019 proponeva nella sessione pomeridiana (14:30-17:05) la velocità individuale (qualificazioni, sedicesimi e ottavi) mentre la ricca sessione serale (18:30 alle 21:20) prevedeva il primo turno e la finale dell’inseguimento a squadre nonché i quarti di finale della velocità individuale.
L’inseguimento a squadre era certamente la prova che più ci riguardava da vicino, con l’Italia che nutriva speranze in chiave medaglia. Così, purtroppo, non è stato perché il nostro quartetto non è riuscito a centrare né la finale per la maglia iridata né quella per il terzo posto, anche perché accoppiata alla fortissima Australia nel primo turno. Dopo un ritardo dovuto ad un problema ai blocchi di partenza, che ha comportato anche una falsa partenza delle oceaniche, la sfida ha potuto regolarmente disputarsi e come previsto l’Australia hanno impresso un ritmo forsennato, facendo segnare un tempo di 4:13.913 davvero straordinario, mentre le azzurre hanno sofferto soprattutto nella seconda parte di gara, disunendosi e terminando con un 4:18.528, tempo di un secondo più altro rispetto a quello fatto segnare da Canada (4:17.577) e Nuova Zelanda (4:17.980). Per le nostre ragazze s’è fatto sentire il poco tempo a disposizione per recuperare e forse un pizzico di tensione dovuto agli incovenienti sopracitati. A sfidare le australiane per il titolo iridato è la Gran Bretagna (4:14.067), che ha provato invano a contrastare le oceaniche, che hanno portato a casa il titolo stampando un irraggiungibile 4:14.313. Nella finale per il bronzo tra Nuova Zelanda e Canada, sono le prime ad aggiudicarsi la medaglia con un tempo di quasi quattro secondi migliore rispetto alle canadesi.
Per quanto riguarda le qualificazioni della velocità individuale, Stephanie Morton (Australia), Lee Wai Sze (Hong Kong), Mathilde Gros (Francia) e Lea Sophie Friedrich (Germania) hanno avuto accesso diretto agli ottavi di finale, che hanno superato agevolemente così come i quarti di finale. Saranno loro a disputare le semifinali che assegneranno le medaglie della velocità individuale.