“I’m sorry, sono incinta, torno a casa”. Le lacrime della cestista americana dell’Iren Fixi Torino – SPORT DONNA

“I’m sorry, sono incinta, torno a casa”. Le lacrime della cestista americana dell’Iren Fixi Torino – SPORT DONNA

 

“I’m sorry, sono incinta, torno a casa”. Si è chiuso con queste parole il matrimonio fra Alexis Jennings e l’iran Fixi. La pivot americana ha salutato tutti ed è salita sull’aereo che l’ha riportata a Huntsville, in Alabama.Dopo le lacrime per aver nascosto per settimane una situazione insostenibile, Alexis ha potuto tirare un sospiro di sollievo, accolta dalla famiglia e dal fidanzato. “Le abbiamo comprato il biglietto e accompagnata all’aeroporto, facendole i migliori auguri perché la maternità è uno dei doni più belli che la vita possa dare. Adesso però ci resta una bella grana da risolvere” il commento del presidente Garrone.Già le grane. Perché la società per acquistare una sostituta è stata costretta ad iniziare una lotta a colpi di carte bollate con la federazione.Il club Torino ha cercato di muoversi per trovare una sostituta, ma la Federazione Italiana Pallacanestro ha bloccato qualsiasi operazione di mercato, poiché a suo dire la società aveva già raggiunto il limite dei visti spendibili e consentiti, senza che quella di Jennings potesse configurarsi come eccezione particolare dovuta allo stato di gravidanza della giocatrice.Il ricorso è stato respinto dal Tribunale Federale, provocando l’ira della società, che si appella al fatto che in questo modo il campionato sia falsato e che ci sia la violazione dei principi di difesa della maternità, dell’eguaglianza competitiva dei campionati e della difesa delle società che operano nello sport femminile.