Vincere dopo la gravidanza si può. Restare ad alti livelli anche. Le conferme, se ancora ve ne fosse bisogno, arrivano da Doha dove sono in corso i Mondiali di Atletica leggera e dove molte mamme sono state assolute protagoniste. Allyson Felix, Roberta Groner, Shelly-Ann Fraser-Pryce, si sono prese la scena dimostrando ancora una volta che essere mamma non è una penalità ma un valore aggiunto.Allyson Felixvince la medaglia d’oro e il 12° titolo mondiale in assoluto ai Campionati mondiali di atletica leggera superando il record di Usain Bolt. Tutto questo a solo un anno di distanza dalla nascita della figlia. Lo scorso novembre, Felix aveva partorito con un taglio cesareo d’emergenza la piccola Camryn, che trascorse il primo mese di vita in terapia intensiva. Fu un caso che sollevò un polverone, dato che proprio la sua gravidanza le portò a perdere un contratto già settennale, facendo luce sulla questione della salvaguardia della donna in maternità e in allattamento e del suo salario.Ora, a 33 anni, Allyson, l’atleta femminile più decorata di atletica leggera alle Olimpiadi con nove medaglie tra quattro partite, vince nel quartetto statunitense la staffetta mista 4x400m di primo campionato mondiale, in un tempo record del mondo di 3 minuti e 09.34 secondi. “È così speciale: avere mia figlia qui a guardare significa il mondo per me– ha dichiarato.È stato un anno folle”.Shelly-Ann Fraserdopo otto ori iridati e due olimpici, è considerata la più grande sprinter della storia. Nata 32 anni fa in una baracca di Kingston, Giamaica, figlia di Maxine, venditrice ambulante, si è fatta illuminare dalla luce dei riflettori dello stadio di Doha con in braccio Zyon, due anni, che l’ha accompagnata nel giro d’onore riservato alla regina dei 100 metri: «La sua nascita mi ha cambiato la vita. Sono più forte, resiliente, veloce. E più donna».Poi c’èRoberta Groner, madre di 3 figli di 41 anni che, dopo aver abbandonato l’atletica per 20 anni, è ritornata in pista ed è stata scelta per rappresentare gli Usa ai Campionati Mondiali.L’australianaSinead Diverè mamma, ha 42 anni e, nonostante l’età che avanza, ha preso parte alla gara dei 10.000 m, terminando la gara in un tempo invidiabile di 31’25”49”.La fuoriclasse cecaBarbora Spotakova, madre di Janek (6 anni), ha gareggiato nel giavellotto, ma la terza super mamma mondiale è cinese. Hong Liu, classe 1987, sopravvissuta con l’oro al collo alla micidiale 20 chilometri di marcia notturna nell’afa del lungomare di Doha.Tanti esempi anche in Italia. A partire dalla bravissima schermitrice Elisa Di Francisca alla coppia Cagnotto-Dallapè. Le ragazze del sincro italiano a più di due anni dall’argento di Rio, sono diventate mamme e qualche mese fa sono anche tornate ad allenarsi. Obiettivo Tokyo 2020, figlie permettendo.
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