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Atletica / Libania Grenot si ferma: “Diventerò mamma”. La storia di una delle atlete azzurre più vincenti

 

Finisce la carriera di una delle atlete più vincenti dell’atletica italiana. Libania Grenot a 37 anni si ferma perché sta per diventare mamma. In molti si chiedevano perché non era stata convocata per le staffetteWorld Relaysdi Yokohama, l’arcano è stata svelato. “E’ un sogno che si realizza, una benedizione del cielo, di Dio. Vale più di qualsiasi vittoria“ dice entusiasta.Vi ricordate quella foto delle quattro atlete azzurre di colore vittoriose della 4×400 che così tanto aveva fatto discutere?  Libania Grenot teneva tra le mani la bandiera italiana. Sorridente, felice, aveva realizzato l’ennesimo sogno: vincere per  per l’Italia.La sua «prima volta» con la divisa della nazionale italiana risale al 2008, dopo aver ricevuto la cittadinanza. «Per me è un grande onore. Sono molto contenta e orgogliosa di indossare la maglia azzurra» erano state le sue prime parole. L’Italia, dove era già stata diverse volte prima di trasferirsi, le è sempre piaciuta molto: «È un Paese mediterraneo, caldo e ricco di storia, dove mi sono sempre sentita bene. Sono fiera di essere italiana, lo sono al 100 per cento, ed è sempre un onore alzare il tricolore e farlo sventolare»Nata a Cuba, Libania è arrivata in Italia nel 2006, trasferita a Roma per amore ha sempre mantenuto grande riserbo attorno alla sua famiglia. Un anno di inattività praticamente completa, quindi la ripresa con il tecnico Riccardo Pisani a Tivoli. Nel 2007, su consiglio di un’amica, ha scelto di ricominciare a gareggiare. Da allora ha continuato a collezionare successi.La cittadinanza è arrivata ad aprile 2008 aprendole la strada per il primo miglioramento del record italiano dei 400, da lei portato nel 2009 a 50.30.Libania era stata al centro anche di un caso curioso. Qualche tempo fa le era infatti stata riconosciuta dopo nove anni unamedaglia di bronzo nei 400 metri femminili degli Europei di Barcellona 2010.In quella occasione si classificò al quarto posto con il tempo di 50″43 ma la squalifica per doping della vincitrice le aveva permesso dopo tanti anni di ottenere ciò che aveva meritato.Primatista nazionale dei 200 e 400 metri piani, in quest’ultima categoria per due volte ha trionfato anche agli europei. Può vantare 12 medaglie in competizioni seniores a livello internazionale e, da italiana, ai Campionati assoluti ha vinto 5 titoli. Insomma una delle più grandi atlete che ha avuto l’atletica italiana.

Redazione SportDonna

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