Categories: Notizie

Basket/Silvia Marziali e Guido Giovannetti, arbitri – medici in trincea: “E’ la nostra vocazione”

 

Arbitri di basket alla domenica, medici in trincea tutti i giorni. E’ la storia diGuido GiovannettieSilvia Marziali, umbro lui, marchigiana lei protagonisti sui campi di Serie A maschile e Serie A femminile e nelle competizioni europee, e ora impegnati nella dura lotta al coronavirus. Silvia è stata tra l’altro il primo arbitro donna italiana ad arbitrare in competizioni internazionali, nel 2017 a Girona in una gara di Eurocup femminile. Oggi è in ospedale in prima linea ad aiutare chi ha bisogno. Lavora in un ospedale nella sua città natale di Fermo e per i servizi di ambulanza e di emergenza a Roma.La Federazione Internazionale del basket ha dedicato alle loro storie ampio spazio sui suoi canali.“Quando è iniziata l’emergenza coronavirus, volevo aiutare a tutti i costi. Non mi importava cosa. Qualunque cosa io avessi potuto fare, l’avrei fatta. Anche oggi, il lavoro è sempre duro e facciamo sempre dei turni lunghi. E ora hai anche più paure perché sai che puoi portare il virus alla tua famiglia e puoi anche essere infetto. Quando diventi un medico, fai una promessa, e lo onori ogni volta che lavori e soprattutto quando c’è un’emergenza. Fai un giuramento per aiutare gli altri”.Poi una battuta sul basket: “Il basket mi dà la possibilità di avere una mente aperta, di sfidarmi, di migliorare come persona, di avere una devozione. Grazie a FIBA, ho davvero scoperto l’Europa, ho incontrato molte nuove persone provenienti da altri paesi e questi sono due aspetti che sono molto importanti per me. FIBA mi ha aperto la mente sempre di più. Mi ha aiutato ad essere una persona migliore“. Guido invece ha studiato a Perugia ed è al secondo anno di specializzazione al policlinico di Bari. Da Cardiologia ora è operativo al reparto speciale creato proprio per l’emergenza COVID-19.“Sicuramente ci sarà sempre un po’ di paura, ma è come quando arbitro, per affrontare le paure devi stare calmo e sereno, non c’è altra scelta. Altri tipo di problemi, quelli con i camici e le uniformi che devi indossare perché potrebbero essere contagiosa, in quel caso il problema va affrontato, anche se non è comodo da fare“.E poi ancora:”Il vero problema è che non sappiamo quando finirà perché in alcune parti d’Italia, come la Lombardia, Milano, forse la situazione sta già arrivando al culmine, mentre la nostra paura è che al sud la situazione non stia diminuendo e forse le persone che si sono spostate da nord a sud lo hanno diffuso. Semplicemente non lo sappiamo, ma i numeri suggeriscono che stiamo aumentando”.

Redazione SportDonna

Share
Published by
Redazione SportDonna

Recent Posts

“Ci ha lasciati”, addio allo storico capitano | Calcio italiano in lacrime: la terribile malattia ha avuto la meglio

Lutto nel mondo del calcio, lo storico capitano è passato a miglior vita: la terribile…

1 mese ago

Non solo Champions, puntiamo più in alto | Como, altro colpo in entrata: ha l’esperienza di Messi

Il Como non si pone limiti, dopo avere speso oltre 100 milioni mette a segno…

1 mese ago

“Penalizzazione di 3 punti”, doccia fredda per i rossoneri | La nuova stagione partirà con l’handicap: è successo ancora una volta

Una vera e propria doccia fredda quella che ha ricevuto il club rossonero: 3 punti…

1 mese ago

Perché acquistarti ora quando posso farlo gratis tra un anno? Inter, ennesima “Marottata”: un affare che ricorda Calhanoglu

Calciomercato Inter, ennesima "Marottata" da parte del presidente: un affare che ricorda molto quello di…

1 mese ago

Non aspettare la Lazio, firma qui che ci servi come il pane | Insigne tradisce Sarri: maglia da titolare e fascia da capitano

Lorenzo Insigne, altro che Lazio per l'ex Napoli: non riabbraccerà mister Sarri, in arrivo una…

1 mese ago

E chi schiero in difesa, mio nonno? Terremoto nella Capitale: il mister non riesce a comporre un 11 per la prima

Un problema non da poco quello che si sta verificando nella Capitale, il mister non…

1 mese ago