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Michela Moioli: “Mio nonno ha il coronavirus. Spero che il suo cuore regga, nessuno può andare da lui” – SPORT DONNA

 

Con un post sul suo profilo Instagram Michela Moioli, fresca vincitrice per la terza volta della Coppa del Mondo di snowboard, ha voluto raccontare a tutti il dramma che lei e la sua famiglia stanno vivendo. Il nonno Antonio, 85 anni, è ricoverato alla clinica Gavazzeni di Bergamo, positivo al Coronavirus.Ecco cosa ha scritto nel post Michela Moioli.“Loro sono i miei nonni, Antonio e Adriana.Mia nonna la conoscete, perché spesso appare nelle mie storie e nei miei racconti.Il nonno non lo conoscete ed oggi vorrei raccontarlo.Antonio, classe 1935.È il tipico bergamasco DOC. Ha passato la sua vita lavorando, crescendo 4 figli, senza mai far mancar nulla alla sua famiglia. Vacanze, viaggi, benessere, una bella casa. Ha lavorato finché è riuscito e ha guidato finché ha potuto. Negli ultimi anni ha rallentato, è diventato più schivo e solitario. Ai pranzi di famiglia ascolta silenzioso la conversazione, sembra essere con la testa da un’altra parte ma poi, quando meno te lo aspetti, lancia una frase d’effetto che zittisce tutti. Il nonno c’è, è presente e apre la bocca solo al momento giusto. “Fa finta di non sentire”, dice la nonna, “li sculta chel che ga oia” (ascolta quello che ha voglia).Ad oggi mio nonno è ricoverato nella clinica Gavazzeni a Bergamo, positivo al Coronavirus.Da qualche giorno aveva un po’ di raffreddore e quindi, seguendo le indicazioni del medico, è rimasto tranquillo sul divano.Durante la notte però è caduto, rompendosi il femore, obbligando cosi la nonna a chiamare l’ambulanza.Non so se i miei nonni si sono salutati in quel preciso momento e non sappiamo come andrà a finire. So che mio nonno ha 84 anni, è ricoverato ed è SOLO. Nessuno può andare a trovarlo, nemmeno la nonna o i figli ( tutti in quarantena ora).Non vedo mio nonno da 3 settimane e spero di poterlo vedere ancora.Spero che il suo cuore e i suoi polmoni siano più forti di questo Virus, spero che tenga duro.Penso a tutti quei nonni che sono in questa situazione.Mariti e mogli divisi, senza potersi abbracciare o salutare per un’ultima volta. Penso ai figli, ai nipoti e ai pronipoti.I nonni sono lì da sempre. Hanno vissuto le guerre, la fame e cose che noi neanche sappiamo.Sono come dei grandi alberi secolari: diamo per scontato che ci siano, ma poi, quando li tagliano, ci mancano. Lasciano un vuoto.Questo è quello che questo virus ci sta facendo: ci mette in ginocchio lasciando il vuoto ovunque e dentro di noi.Non avremmo mai pensato che tutto questo sarebbe successo a noi”.

Redazione SportDonna

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