Quando si corre l’obiettivo è arrivare in fondo, possibilmente nel minore tempo possibile. Rei Iida deve aver pensato proprio a questo – oltre alla volontà di non abbandonare le compagne di squadra – quando ha deciso di concludere il suo tratto nella maratona a staffetta Princess Ekiden di Fukuoka. Nulla di strano o stravagante fino qui con tante altre maratonete che negli anni ci hanno abituato a imprese eroiche contro stanchezza, caldo, crampi e altri possibili ostacoli e incidenti di percorso.La 19enne nipponica però è andata ancora oltre. La sua corsa lei l’ha finita sulle ginocchia – letteralmente – pur di non fermarsi dopo essersi procurata la frattura della gamba destra. Le restavano da correre ancora qualche centinaia di metri prima di passare il testimone alla compagna e non avrebbe mai lasciato che qualcosa – qualunque cosa – glielo impedisse. E ci è riuscita, tra le lacrime di chi aspettava il suo arrivo per partire, tra l’incitamento del pubblico allo stesso tempo sbigottito e ammaliato dalla sua tenacia e con alle sue spalle il giudice di gara.
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