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Taekwondo / Alessia Sturari, la predestinata: “Ho 16 anni ma voglio i Mondiali Senior” – SPORT DONNA

 

Un papà con un passato in Azzurro e tanta voglia di vincere: sono questi i motori principali diAlessia Sturari, promessa nazionale deltaekwondocon il sogno deiMondiali Senior. Alessia è una predestinata, ha soli16 annima già tante soddisfazioni, arrivate con impegno, sacrificio e un po’ di testardaggine: “Avevo solo quattro anni quando ho provato taekwondo per la prima volta, e non ho più voluto fare altro”. Amante dellelinguee deiviaggi, è consapevole che la vita di una sportiva sia fatta di sacrifici, “ma allo stesso tempo è una passione davvero forte che tutti dovrebbero provare almeno una volta nella vita”.Alessia, ci racconti un po’ di te?“Certo. Sono Alessia Sturari, ho 16 anni e vivo ad Agugliano, un paesino della provincia di Ancona. Frequento la terza superiore, in un liceo linguistico nella mia città. Studio inglese, tedesco e spagnolo: mi piacciono davvero molto. Al di fuori delle lingue, comunque, ho molte altre passioni: amo viaggiare, ascoltare musica e uscire con i miei amici. Ogni tanto, perché no, mi piace anche partecipare a feste.”Nella vita di tutti i giorni, però, un posto fondamentale è occupato dallo sport…“Esatto, sono una atleta di taekwondo. Pratico questo sport da quando ero piccolissima: avevo quattro anni, e ho iniziato a fare le mie prime gare all’età di sei o sette anni. È stato grazie a mio papà che ho iniziato taekwondo: quando mi ha accompagnato in palestra per la prima volta mi sono subito innamorata, e da quel momento non ho mai avuto la voglia di provare altro. Fin da subito, infatti, il taekwondo ha iniziato a regalarmi tantissime emozioni, e con tempo mi ha fatto capire che tutti i ragazzi e le ragazze che lo praticano sono diversi dagli altri adolescenti: nella nostra vita sacrifichiamo tutto per il taekwondo, e questo ci aiuta a crescere e maturare molto in fretta.”Che rapporto hai con tuo padre?“Il rapporto con mio papà non è semplicissimo, perché oltre che essere mio padre è anche il mio allenatore. Posso dire che il rapporto che abbiamo in palestra è piuttosto difficile, mentre quello a casa abbastanza frenetico. Discutiamo spesso, un po’ per tutto. Sono consapevole che molte cose le fa per il mio bene, come quando mi dice di non tornare a casa tardi la sera perché il giorno dopo devo allenarmi, ma proprio perché è sia padre che allenatore si preoccupa doppiamente per me. Ci tiene a me sia perché sono sua figlia sia perché sono un’atleta: riconosce in me molte qualità e ha paura che non le sfrutti al meglio.”Quali sono i ricordi più belli legati al taekwondo?“Uno dei momenti più belli risale a due anni fa al primo Campionato Europeo Cadetti a cui ho partecipato: dopo tre incontri sono riuscita a raggiungere il terzo posto, ottenendo la medaglia di bronzo. È stata davvero un’emozione fortissima. Un altro momento molto bello è stato il Campionato Under 21, a cui ho partecipato nel 2018: ero nella fascia di età dei più piccoli, ma ho comunque fatto tre bellissimi incontri e per me è stata una grande soddisfazione. Anche i Mondiali Juniores sono stati molto belli: il risultato non è stato quello sperato, ma è stata un’esperienza indescrivibile per me e per tutta la squadra perché abbiamo avuto la possibilità di entrare in contatto con nazioni da ogni parte del mondo.”Ti stai già allenando per i tuoi prossimi impegni?“Sì, ho già qualcosa in programma. Innanzitutto il Cipro Open, in cui avrò la possibilità di gareggiare per la prima volta nei seniores over 18: so già che non sarà una gara facile perché si tratterà, appunto, di una gara internazionale fra i seniores, ma ce la metterò tutta. Poi andremo a fare altri tornei nazionali, gli Italiani juniores e Seniores e, se riuscirò a conquistare l’oro, potrò andare ai Mondiali Senior. Questo al momento sarebbe il mio più grande sogno.”Cosa consiglieresti a una bimba che vuole iniziare taekwondo?“Innanzitutto, di fissarsi degli obbiettivi e di far di tutto per raggiungerli. Nel taekwondo c’è bisogno di grande forza di volontà e di grande sacrificio, ma se ci si mette impegno tutto lo sforzo viene ripagato. Inoltre dovrebbe sapere che potrebbe trovarsi obbligata a sacrificarsi anche nell’alimentazione. Insomma, direi che non è una vita facile, ma è una passione davvero forte che tutti dovrebbero provare almeno una volta.”Quindi se dovessi dirmi cosa è per te il taekwondo?“È un qualcosa di indescrivibile. A me rilassa molto e aiuta a credere sempre più in me stessa. Mi alleno davvero tanto (da settembre a giugno una volta al giorno tutti i giorni e due volte di domenica; viceversa, da giugno a settembre, due volte al giorno e la domenica una), ma questo impegno così costante mi regala un senso di soddisfazione impagabile, mi fa sentire davvero forte e genera in me emozioni bellissime da trasmettere anche agli altri.”Vuoi leggere altre interviste ad atlete? Leggi qui. Oppure qui e qui.

Redazione SportDonna

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