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The Shadow Project: quando le donne sportive si ribellano alla violenza – SPORT DONNA

 

Tre donne combattenti sul ring e nella vita. Tre donne che hanno deciso di formare un team per aiutare altre donne (e uomini, ci tengono a precisare), in difficoltà, grazie a “The Shadow Project”, un’associazione anti-violenza in grado di fare‘rete”e semplificare il percorso per uscire da determinate situazioni difficili, come ad esempio le violenze psicologiche.Sportdonna.it sarà al fianco di questo progetto come media partner sostenendolo a gran voce.Il teamGloria Peritore, campionessa mondiale di kickboxing e sempre un vulcano di idee, guida il progetto insieme alla lottatrice professionista di Mixed Martial ArtsSonia Fracassie all’atleta agonista di MMAGiada Scoccimarro. Donne,diventate combattenti,che hanno dovuto e soprattutto voluto ricostruirsi dopo esperienze segnanti.Insieme a loro, colonna portante del TEAM di “The Shadow Project”,Rosario Scicolone, Psicologo e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale che si occupa principalmente di disturbi d’ansia, attacchi di panico, depressione, disturbo ossessivo compulsivo e disturbi di personalità, che ha una grande esperienza nel campo dell’antiviolenza. Del team fanno parte ancheManuele Raini, coach di sport da combattimento del Team Raini Clan, coordinatore dei progetti sportivi eLuigi Di Matteo,responsabile dei progetti in scuole e università.Perché The Shadow Project“The Shadow”, è anche il soprannome con il quale Gloria Peritore è conosciuta dagli appassionati di arti marziali. Il nome richiama la sua capacità di affondare i colpi con grande agilità, quasi fosse imprendibile come un’ombra. La stessa ombra dalla quale dovrebbero uscire tutte le persone che subiscono violenze di ogni tipo tra le mura domestiche, sui posti di lavoro, a scuola e negli ambienti sportivi. Tra le altre cose Gloria è stata scelta, insieme ad Alessandro Cecchi Paone, come testimonial dell’associazione contro il Cyberbullismo, A.i.c.s.Una vera communityGloria, Sonia e Giadae l’interoTEAM TSPcredono tantissimo in questo progetto: “The Shadow Project, oltre che un’associazione in senso tradizionale, vuole rappresentare una community per sostenere la rinascita individuale.A volte, basta poco per rendersi conto di non essere soli e cheè possibile uscire dalla violenza, fisica o psicologica che sia.”“Lo sport per noi ha rappresentato il trampolino di lancio, la terapia costante e continua che ci ha migliorate, prima sul ring, poi nel quotidiano.Noi lo sappiamobeneche non è facile fare il primo passo o semplicemente capire se si tratta di violenza o meno.Lo sappiamo, perché ci siamo passate.– aggiunge Gloria Peritore – Può essere difficile parlare con le persone vicine, potremmo aver paura di essere giudicati. Ed è per questo che, tramite i nostri canali vogliamo essere un supporto per chi non sa come iniziare a chiedere aiuto. Anche attraverso i canali web e social, vogliamo creare quella ‘rete di amiche’ che può semplificare il percorso per uscire dalle situazioni difficili. Il mezzo più potente e che si serve di poche parole per riuscire ad esprimere ciò che abbiamo dentro, è lo sport. Quello sport che ci ha salvate, in particolare quello da combattimento, che ha il magico potere di tirare fuori il coraggio di reagire dalle persone che lo praticano, oltre ad essere molto educativo per i giovani”.Per fare ciò, l’organizzazione si occupa di divulgare gli sport da combattimento, affinché le persone possano provare e capire i benefici che da questo sport ne derivano: sicurezza di sé, coraggio infatti, disciplina, riabilitazione dopo una violenza, fisica o psicologica.The Shadow Project è anche“NETWORK TSP”:un network di palestre, organizzazioni, associazioni, aderenti al progetto, per rendere ancora più efficace l’idea di fare “rete”, in modo da poter indirizzare ed orientare al meglio coloro che ci chiedono aiuto, grazie a strutture che sono loro più vicine, fisicamente.L’Associazione, a causa delle restrizioni dovute all’emergenza Covid-19, sta portando avanti diversi progetti attraverso il mondo online, tramite webinar e video conferenze, senza tralasciare l’attività di sensibilizzazione e informazione via social network. Sono in programmazione diversi progetti in presenza nelle scuole e aziende, già partiti online in Campania, con eventi aperti al pubblico e collaborazioni con altre associazioni nazionali.

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