Calcio femminile / Hope Solo e l’equal pay: “Qualche passerella ma alla fine non cambia niente”

IlMondialefemminile di Francia è ormai passato, ma di questaCoppa del Mondonon si ricorderà solo la vittoria degli Stati Uniti o – in Italia – il grande cammino della azzurre di Milena Bertolini. C’è, infatti, un messaggio che è destinato a fare rumore ancora per un po’ ed è quello dell’equal pay.Pioniere in questo settore sono ancora una volta le calciatrici degli USA conCarli Lloyd, Megan Rapinoe, Alex Morgan, Becky Sauerbrunne l’ex portiereHope Soloche nel 2016 fecero causa alla federazione statunitense. Una battaglia che, insieme alle dichiarazioni post sconfitta olimpica,quando chiamò codarde le avversarie della Svezia, hanno allontanatoSolodal calcio giocato.Un nutrito gruppo delle attuali campionesse mondiali, proprio quest’anno nel 2019 hanno intentato unacausa contro l’USSFcon un esposto presentato alla corte di Los Angeles. Eppure, quando nell’agosto 2018,Hope Solopresentava la stessa richiesta non ha trovato appoggio nelle sue ex compagne di nazionale, le stesse che erano dalla sua parte solo qualche anno prima: “Credo che questo sia dovuto al fatto che la federazione mi veda come una minaccia, come una spina nel fianco.Il mio nome non è stato dimenticato ma semplicemente ignorato” le sue parole rilasciate al Washington Post.Durante lacelebrazione a New Yorkdella squadra trionfatrice in Francia, dalla folla si è alzato nuovamente il coro “Equal pay, Equal pay” conCarlos Cordeiro, presidente USSF, che ha interrotto le persone della grande mela rivelando di esser al lavoro per risolvere la controversia. MaHope Solonon si fida: “Con la Federazione no si potrà mai affrontare in maniera seria l’argomento.Purtroppo il calcio americano funziona così da 20 annie più di fare un apparizione aGood Morning Americanon ti fanno fare”.Ma questo non fermerà la sua battaglia: “Ogni tanto sono un po’ abbattuta ma chi combatte in prima linea è quella che prende sempre più colpi mi ha detto mio marito.Lo faccio per le generazioni future. Con il successo al Mondiale adesso si può contare anche sul sostegno di sempre più pubblico ma questo è il momento per fare un passo avanti”.